Domanda: perché è così difficile diventare positivi e perché ci vuole così tanto tempo per elevare gli altri a livelli superiori?

1) Noi non abbiamo in chiaro né quello che facciamo, che tipo di radici coltiviamo, né ciò nel quale ci identifichiamo: coscienza corporea o coscienza Divina.

2) Si deve essere innamorati e si deve essere amorevoli per sapere cos’è l’Amore. Solo allora è possibile essere positivi. Com’è possibile essere positivi se l’amore è assente? Le persone non sanno come crescere nell’amore o come mantenere uno stato d’Amore, e così rimangono nella negatività.

3) La radice principale della negatività è la coscienza corporea, e quando si ha quel tipo di radice, non è possibile essere positivi o rimanere positivi, perché si è privi della vera comprensione di ciò che bisognerebbe cambiare e di che cosa si dovrebbe fare.

4) Quello che nasce dal corpo è del corpo; quello che nasce dallo spirito è spirito. Qualunque cosa nasca dalla consapevolezza materiale è materiale, e qualunque cosa nasce dallo spirito è spirituale. Perciò qui la domanda è: ‘Con che cosa ci identifichiamo?’

5) Come il respiro proprio del Maestro è la Verità Finale, l’Amore Divino e l’infinita Positività, allo stesso modo per una persona che si identifica con la coscienza del corpo (coscienza materiale), il suo proprio respiro è negativo. Ricordo un mantra di 4 parole per ripulire questo stato, che è: ‘perdonami’, ‘per favore’, ‘grazie’ e ‘ti amo’. Perché a qualunque tipo di domanda (eccetto quelle che possono portare chiarezza per arrivare ad uno stato di consapevolezza), si potrebbe semplicemente rispondere, ‘Stupidaggini’. Comunque, nessun dramma, solo Dio, solo la consapevolezza ed il senso di responsabilità risponderanno a qualunque cosa arrivi sulla vostra strada con queste 4 attitudini: ‘perdonami’, ‘per favore’, ‘grazie’, e ‘ti amo’.

6) Finchè non ci si identifica con il proprio Sè, l’anima, e fino a quando la consapevolezza non si è ancora svegliata, allora non c’è differenza tra qualcuno che lava i piatti o uno che fa l’abhishekam, perché la propria radice è la stessa radice che deve cambiare.

7) Solo quelli intorno a me, che hanno veramente un cuore aperto e percepiscono l’amore, possono elevarsi facilmente e velocemente in mia presenza, ed in mia assenza, questo amore crescerà ancora di più, come è accaduto per le gopi e il Signore Krishna, perché l’Amore che deriva dalla separazione diventa ancora più intenso. Quindi se le persone si limitano a fare surf su questa energia, è come mangiare dolci e diventarne dipendenti. Per un discepolo è un test semplice per vedere dove si trova: se l’Amore cresce istantaneamente nella presenza, e cresce e si intensifica ancora di più nell’assenza, allora uno può chiamarsi discepolo.
Non si è con il Maestro per fare un cambiamento esteriore, ma per spostare la propria attenzione dall’esterno verso l’interno. Non è importante ciò che gli altri fanno o non fanno, chi sono o chi non sono, ma ci si dovrebbe chiedere: “Chi sono io? Che cosa sto facendo? Dove è la mia attenzione?”

PARAMAHAMSA VISHWANANDA
30 Ottobre 2017