Live da Vrindavan

Jai Gurudev!

Ancora una volta, benvenuti a Vrindavan!

Oggi, non sta succedendo molto. C’è stato solo un inconveniente qui ieri; per chi vive qui nell’ashram – in questo periodo, proprio ora che tutti stanno molto dentro casa e sempre a stretto contatto – alcuni hanno problemi con questo, e dicono: “Sì, abbiamo bisogno della nostra privacy, abbiamo bisogno del nostro spazio, abbiamo bisogno di tempo per noi stessi, per fare le nostre cose”. È vero, hai bisogno di questo tempo per te, ma devi capire una cosa: quando sei nell’ashram, quando sei circondato da altre persone, devi anche prenderti cura degli altri, sai, non solo di te stesso. E devi essere grato, soprattutto stando qui a Vrindavan che è un posto così meraviglioso, dove Bhagavan Krishna stesso ha probabilmente, attraverso la sua grazia, permesso alle persone di stare qui. Così, al posto di essere grati, molto spesso le persone diventano ingrate per quello che hanno. Alcune persone non fanno molto, sai, hanno il cibo in mano quando arriva il momento, e un posto dove dormire, hanno un tetto sulla testa. Alcune persone là fuori non ce l’hanno. Guardate i sadhu per strada, non ce l’hanno. I sadhu soffrono qui a Vrindavan, perché non c’è nessuno a dar loro da mangiare. Per fortuna ci sono certi ashram che distribuiscono cibo per loro. Nemmeno il governo ha preso l’iniziativa di occuparsi di questa povera gente. Sapete, è molto facile dire: “Sì, chiudiamo la città, chiudiamo la strada, chiudiamo il paese per la protezione della gente, sì, in sole quattro ore la gente ha dovuto prepararsi,  chiudere tutto così. Immaginate questi sadhu sulla strada, la gente che è in giro, non si è potuta preparare per 21 giorni di serrata. È molto difficile, eppure qui ci sono persone sedute nell’ashram, che hanno un tetto sulla testa, un letto per dormire, cibo da mangiare, e si lamentano ancora che hanno bisogno del loro spazio e di tutte queste cose. È incredibile come sono le persone, sapete. E questo è un po’ triste. Perché in questo momento storico bisogna avere una comprensione davvero profonda delle cose. Eppure, vedi com’è la mente.

Quindi, sii grato di dove ti trovi, che sei ancora vivo, hai del cibo,  e sii felice di poter fare la tua pratica spirituale. Non c’è bisogno di andare in giro. Sai, quando guardiamo a quello che sta succedendo qui in India, probabilmente l’hai visto nei notiziari, migliaia e migliaia di persone non hanno avuto più lavoro da un giorno all’altro, e devono lasciareDelhi,, per esempio, migliaia di persone …?… È triste vedere questa situazione, come all’improvviso tutti hanno dovuto fare ritorno al loro villaggio, e non possono andare al loro villaggio perché è tutto chiuso. Non hanno un mezzo di trasporto, non hanno niente. Quindi, siate veramente grati di dove siete.

Chiedo a Swami Revati ora, è tornato,  – forse stava dormendo- per fare la domanda. Dice che non stava dormento.

D: Jai Gurudev, Guruji! Poiché oggi è il Pesce d’Aprile, la gente spesso fa battute su argomenti delicati come la religione e le tragedie umane come le malattie, ecc. Alcuni trovano queste battute offensive, altri le trovano divertenti. Qual è la Sua opinione al riguardo? Dovrebbe esserci un limite all’umorismo?

PV: Beh, in questo momento lo stai chiedendo alla persona sbagliata, perché a me piace scherzare. Sai, le persone in generale prendono la vita in modo così serio e attraverso quel rigore diventano tristi e infelici. Quindi, molto spesso anche a me piace scherzare. Ho dimenticato che oggi fosse il Pesce d’Aprile, altrimenti avrei fatto un sacco di scherzi. Forse anche questo è un tipo di scherzo, sai. Ah… Sai, la vita, bisogna essere felici nella vita, e a volte è importante fare piccole battute, perché, vedi, a chi faresti degli scherzi? Solo alle persone che ti sono care, no? Quindi, questo Pesce d’Aprile, non so perché debba essere solo il 1° aprile,  bisogna scherzare nella vita, devi fare cose che ti facciano ridere e che ti rendano felice, come nascondersi in un angolo e spaventare qualcuno, sai. Molto spesso lo faccio con gli Swami e le persone che mi sono vicine. Vedi, non sono una persona a cui piace essere infelice. Sapete… Mi piace ridere con la gente, mi piace scherzare con la gente, questo non significa che non sono il Guru. Io so qualè il mio posto e loro sanno dove sono loro. Posso essere molto amichevole con loro, posso essere molto caro a loro, ma non significa che la linea vada oltrepassata. Noi scherziamo, ci sono certi tipi di battute che facciamo, ma non è – come dire – offensivo oscortese, perché non mi piacciono le battute scortesi. Mi piace quando qualcuno può ridere ed essere davvero felice.

Non c’è bisogno di prendere la vita molto – come dire -, non c’è bisogno di diventare infelici nella vita. Dovresti fare qualcosa che ti faccia ridere un po’ ogni giorno. Perché, vedi, immagina la tua vita senza risate, la tua vita senza risate ti renderebbe scontroso e miserabile. Guardandoti allo specchio ti spaventeresti. Quindi, per evitare che ti venga un infarto guardandoti allo specchio e vedendo il tuo viso, fai qualche cosa che ti renda felice e gioioso. Si dice che quando si ride, ci siano così tanti nervi sul viso che si attivano. E che i nervi che si attivano sul viso, siano punti molto positivi, tanto che quando sorridi vedi che tutto il tuo campo energetico cambia. Quando sorridi, quando ridi, tutto ciò che ti circonda cambia. Ecco perché dovresti ridere. A volte, sai cosa mi succede, è come se mi venisse una certa mania di ridere. Mi viene da ridere senza una ragione. È successo in Maharashtra, quando andavamo in pellegrinaggio nel…

[Hotel.]

PV: Sì, eravamo nell’Hotel a cena e all’improvviso mi sono semplicemente messo a ridere, non so, non riesco a ricordare davvero quale fosse la situazione, ma non riuscivo a smettere di ridere. Anche quando ho provato a fermarmi, era impossibile smettere di ridere, e per questo l’intera sala stava ridendo. Non c’era alcun motivo. Non sapevano perché ridevo così, non c’era motivo per loro di ridere, ma questa risata era così contagiosa, proprio come il virus in questo momento è molto contagioso, ma anche questa risata era molto contagiosa, ed è gratuita. Nessuno deve pagare niente, e tutti ridevano, tutti erano felici.

Quindi, a volte fare qualche scherzetto ai tuoi cari non è sbagliato, e non bisogna prenderla troppo sul serio. Bisogna rendere la propria vita gioiosa, e bisogna renderla felice.

D: Caro Guruji, a volte ho l’impressione che nella società molte regole e regolamenti rendano la vita quasi impossibile da vivere se si hanno pochi soldi. Per condividere un esempio con Te: io ho una terra e voglio avere la mia acqua dalla natura, e così il governo mi dà due opzioni. La prima, dico al governo che è solo per innaffiare le piante e quindi è gratis; oppure la seconda, dico al governo che è per uso personale,per berla, e quindi costa migliaia di euro all’anno. Perciò, ho deciso di non essere onesto e ho detto loro che è solo per le piante, ma la bevo. Questa disonestà aggiunge karma alla mia banca karmica? È molto difficile rimanere perfettamente onesti in una società che non sostiene la nostra vita.

PV: No, questo non porta karma. L’acqua è gratis, è per tutti. L’acqua è nella tua terra ed è gratuita per te, sia che tu la dia alla pianta o che tu la dia alla pianta dentro di te, è uguale. Quindi non è una cosa terribile ciò che stai facendo. Va bene fare così.

D: Guruji, che tipo di servizio apprezzi di più: interno o esterno? Ad esempio, dovremmo creare nuovi progetti per diffondere il Tuo messaggio nel mondo, o dovremmo utilizzare il nostro tempo e sforzo per immergerci più profondamente nel cuore nella nostra sadhana e nel culto privato?

PV: Beh, vedete, entrambi sono importanti. È importante immergersi più profondamente nella propria sadhana ed è anche importante diffondere la parola del Maestro, la parola del Guru agli altri. Perché, vedete, se siete stati in un posto meraviglioso e avete mangiato uno dei piatti più meravigliosi, va da sé che vorreste condividerlo con gli altri, no? Quindi, porterete il vostro amico in quel ristorante, ordinerete lo stesso cibo che pensate sia molto buono. Allo stesso modo, ciò che ricevete nella vostra sadhana interiormente, lo dovete dare anche agli altri. Per cui, entrambi sono importanti. Prima di tutto dovete lavorare su voi stessi, andando più a fondo interiormente e trasformandovi. Trasformandovi,vi accorgerete di avere questo potere interiore invoi.Quella fonte di energia che è dentro di voi, non potete trattenerla, dovrete donarla. Ècome se sentiste questo tremendo amore dentro di voi, quindi cosa fareste? Vi siedereste lì,dicendo[facendo espressione di trattenere nel suo corpo] ‘Sì, sento questo amore dentro di me’. Esploderete. Può essere molto pericoloso,ve lo dico. Il modo migliore per tenerlo in equilibrio, è donarlo agli altrial di fuori. Perciò, è importante anche diffondere l’insegnamento, ma prima dovete conoscere l’insegnamento del Maestro,per poi darlo agli altri.

D: Jai Gurudev, caro Guruji! Ho notato che a volte ti comporti in modo duro o poco amichevole con i devoti dicendo loro di lavarsi perché puzzano o cose simili.

PV: Eh!

D: Quale scopo più profondo vi è dietro? Li proteggi attraverso questo comportamento da altre situazioni?

PV: [ridendo] Senti!

D: È per insegnare loro l’umiltà?

PV: Ascolta, a volte bisogna essere duri, perché se fossi troppo dolce e carino, la gente lo prenderebbe come: “Oh, ci sta solo mettendo alla prova,  è solo – come dire – non è reale.”. No, a volte bisogna essere severi. Non sono duro con la gente, ma devo essere severo. La parola può suonaredura,ma è severa. È solo un promemoria, perché se vi dicessi qualcosa in modo dolce e piacevole, sarebbe dolce e piacevole solo per le orecchie. Più tardi ve ne andrete fuori, il satsang è finito, andrete, e ve ne dimenticherete. “Sì, no, l’ha detto così, sai, non diceva sul serio.”. Spesso succede. Persino dopo che l’ho detto giù nel tempio, la gente diceva: “No, no, no, non diceva sul serio. Non intendeva dire quello, intendeva questo.”. Sentite, se vi sto dicendo una cosa del genere direttamente con la mia bocca, lo dico sul serio. Non intendo qualcos’altro. Se volessi dire qualcos’altro, vi direi direttamente: “Sì, ciò significa questo e quello.”. Se vi dico che puzzate, significa che puzzate. Capite? Perché quando ti avvicini, metti la mano da qualche parte, c’è puzza, sai? Sembra duro, sì, ma è così che continuate a ricordarvi che dovete farvi la doccia o che dovete mettervi un deodorante o un po’ di profumo. Non per voi stessi, ma anche per gli altri. E non lo dico perché non vi amo. Lo dico perché dà fastidio alle altre persone che non vogliono dirlo. Poi comunque ognuno deve anche prendersi cura di sé stesso. Quindi, a volte posso essere severo e dirlo in modo severo. Perché l’ho detto molte volte, ma la gente lo prende come uno scherzo. Pensano che sia un pesce d’aprile ogni giorno. No, scherzare è una cosa, ma essere severi è un’altra. Ecco perché a volte sono severo. Inoltre, quando sono severo, la gente ascolta. Perché vedete, qui ho sentito, non solo qui, anche negli ashram e altri devoti dire: “Oh, sapete, Swamiji intende qualcos’altro quando dice qualcosa”. No, se te lo dico con la bocca, ti dico qualcosa, significa che devi prendere sul serio quello che dico. Posso dirtelo in modo molto carino, cosa che faccio sempre. Ma ho visto che quando si usano parole gentili, la gente se ne dimentica, la gente non ascolta.Poi hanno una loro interpretazione delle cose. Quindi, immaginate, il Guru è qui che vi dice che dovete fare la doccia, che dovete fare questo, che dovete fare quello,eppure lo interpretate nel modo in cui volete sentirlo o volete capirlo. Cosa sarà quando un giorno il Guru non sarà qui? Ecco perché, per evitare che le cose vengano male interpretate, il Maestro deve essere severo. In realtà, quando mi guardo, non sono severo. Se davvero sapestecosa sono il rigore, la durezza e la disciplina in un ashram, andate in un ashram giapponese e sapretecosa sono, andate in un ashram buddhista per saperlo. Ecco perché ho iniziato il discorso dicendo quanto spesso si è così ingrati. Perché questo è l’intero concetto del mondo spirituale, dove tutti pensano “Ah, sai, un Guru dovrebbe essere…”, come loro vogliono che sia. I Guru sono come sono, mostrano alle persone la via. Ma molto spessole persone all’esterno hanno un certo concetto di come il Guru debba essere, e sono attaccati a questo concetto, perché hanno sempre visto il Guru da lontano. Hanno visto il Guru come da una certa distanza. E naturalmente, possono adorare quel Guru, possono dire quello che vogliono, perché quel Guru non si avvicinerebbe mai a loro, per sgridarli, se fanno qualcosa di sbagliato. Allo stesso modo, alla gente piace venerare la divinità, sapete. Non è sbagliato, è bello venerare la divinità, ma perché la gente ha più affinità nel venerare una divinità, andare al tempio, nelle chiese e così via? Perché Gesù o Krishna non verranno a sgridarti. Mentre, quando fate qualcosa di sbagliato, il Guru verrà e se davvero state facendo qualcosa di sbagliato, ve lo dirà con franchezza. Ed è molto difficile per le persone da accettare.

In uno dei messaggi qualcuno diceva: “Ah, come è sbagliato usare parole rudi e così via”. Vedete, ciò che il Guru fa e ciò che il Guru mostra all’esterno alle persone sono due cose diverse. È per questo che ieri ho detto che io sono me stesso,così come sono. Lo stesso per come parlo. Non parlerò in modo diversoa causa della telecamera. No, parlo allo stesso modo con gli Swami, parlo allo stesso modo con i devoti che mi sono vicini. Quindi, anche voi mi siete cari, per questo parlo in modo diretto. E in questo posso essere duro dal vostro punto di vista, ma dal mio sono solo severo. Posso fare una battuta, potete capirla a modo vostro, ma è completamente diverso. Perciò, immagino che capiate cosa intendo dire. Quindi, direi che – che io sia stato severo o meno -, no, non lo sono. Perché per mel’ho detto in modo duro ma anche scherzoso. Probabilmente quella parte l’avete saltata, come la gente rideva. Mi ricordo che qualcuno mi ha mandato quella parte del video quando ho parlato della puzza, e se lo guardate di nuovo verete un devoto dietro di me, Adhbuta, magari lo avete notato, un devoto dal Portogallo me l’ha mandato, nel momento in cui ho detto “puzza” cosa stava facendo? Si stava annusando e sembrava scioccato. Quindi, vedete, nelrigore c’è dietro anche lo scherzo. Quindi, questo probabilmente ve lo sietepersi. Ma dovete vederla in un modo più profondo. A volte un genitore deve alzare la voce, affinché il bambino ascolti. Non è perché al genitore piaccia alzare la voce, ma perché altrimenti il bambino non capirà… – se è solo una normalità delle cose, il bambino non lo capisce. Ma quando c’è qualcosa di diverso, “Ah, c’è qualcosa di diverso in quel tono”. Vedete? Quel tono è diverso, il bambino imparerà ad ascoltare.

Vedete, a volte basta guardare qualcuno in un certo modo, per fargli capirequalcosa. Alcuni,come le persone che mi sono vicine, devo solo guardarli in un modo diverso, e capiranno. A volte non ho bisogno di dire nulla, sapranno che c’è qualcosa che hanno fatto di sbagliato. Queste però sono le persone che sono connessecon il Guru. Capiranno che il Maestro non desidera nulla di male. Non credo che ci sia qualche Maestro che desideri qualcosa di brutto. Anche essendo severo con il discepolo, non desidera qualcosa di brutto per lui. No, è sempre per il bene del devoto. Il Maestro è venuto, da qualsiasi reame sia venuto, per aiutare i suoi devoti. Ma se i devoti non lo prendono sul serio, a volte occorre essere severi. Come vi ho detto, di nuovo, se volete sapere cosa è severo, andate in altri ashram,e saprete cosa è severo.

Allora, Jai Gurudev a tutti!